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Le Grigne

La Grigna, detta anche Grigna settentrionale o Grignone (m 2410), è la vetta più alta del massiccio delle Grigne, posto a Mandello del Lario, a cavallo tra il ramo orientale del Lago di Como e la Valsassina. Il massiccio è costituito da tre corpi principali: oltre alla Grigna Settentrionale vi sono infatti anche la meno elevata Grignetta o Grigna Meridionale (m 2177) ed il gruppo del Coltignone-San Martino (m 1474), proprio sopra Lecco.
La vetta massima raggiunge i 2410 m, e appena sotto ospita il Rifugio Brioschi, uno dei rifugi storici delle Prealpi lombarde, di proprietà del CAI di Milano. La montagna è essenzialmente composta da tre versanti: il sud - occidentale, il più scosceso e alpinisticamente interessante, che scende verso il Lago di Como e i Piani Resinelli, l'orientale, prativo e boscoso, che digrada regolare verso la Valsassina, e quello settentrionale, che forma una grande conca di natura glaciale (Moncodeno) abbassandosi verso il Passo del Cainallo e la zona di Esino Lario, versante molto noto in ambito speleologico per la gran quantità di cavità e abissi, alcuni dei quali di notevole profondità, come il Complesso dell'Alto Releccio, che rappresenta uno dei sistemi carsici più profondi d'Italia.

 

Nel campo alpinistico la Grigna è conosciuta per le arrampicate al Sasso Cavallo, che nella parete sud contiene vie fino a 500 metri. Tra queste le più famose sono la via del Det, la Cassin, la via della Luna, l'altra faccia della Luna, 10 piani, Ibis e Cavallo Pazzo. Non meno importanti sono le arrampicate nella Grignetta che tra la cresta Segantini, il Gruppo dei Magnaghi, e i vari aghi, piloni e torri, contiene numerose vie aperte da alpinisti di fama mondiale.


Nel campo speleologico la Grigna è nota invece per i suoi abissi, che sono tra i più profondi d'Italia e raggiungono i -1190m (Complesso dell'Alto Releccio). L'acqua che percorre queste grotte risorge dalla sorgente temporanea di Fiumelatte, situata a 8km di distanza, nel comune di Varenna.


Rinomatissimo è il panorama che si può godere dalla vetta, per il suo relativo isolamento e per la distanza da altre vette di simile o maggiore altezza: comprende l'intero arco alpino nord-occidentale, l'Oberland Benrese, il Cervino, molto bene è possibile vedere il monte Rosa fino alle vette interne svizzere e alle catene montuose di confine con il Triveneto. In caso di giornata ventosa capita di avvistare persino il Duomo di Milano.

La Grignetta è invece sostanzialmente composta da due versanti, uno meridionale che si affaccia sulla conca dei Piani Resinelli e su Lecco e uno settentrionale, meno sviluppato, che si raccorda con le creste della Grigna, separati da due ben determinate creste: ad ovest la cresta Segantini, ad est la cresta Sinigaglia. La morfologia ne palesa bene la natura geologica calcarea e l'origine marina è testimoniata anche dalla buona presenza di fossili nelle sue rocce.


Di fama alpinistica celeberrima e internazionale, attira in ogni stagione moltitudini di alpinisti che salgono gli innumerevoli torrioni, monoliti, guglie e pinnacoli di cui è composta, divenendo negli anni palestra d'arrampicata preferita di grandi nomi dell'alpinismo mondiale come Emilio Comici, Riccardo Cassin, Walter Bonatti, i quali tracciarono vie di roccia ritenute oggi "classiche".
Dalla vetta si gode un panorama notevole, molto aperto soprattutto sulla Pianura Padana e soltanto chiuso verso nord dalla vicina mole della Grigna settentrionale.

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