Alla scoperta della grotta di casa… che si apre nel Calcare di Esino che, in corrispondenza della grotta, è molto dolomitizzato. Si tratta , come appare chiaro anche ad un visitatore inesperto, di una cavità di crollo ; ma perchè una volta possa crollare è necessario un vuoto (cioè un’altra cavità) sottostante. Il vuoto iniziale poteva essere costituito da un insieme di gallerie che si intersecavano; l’unione di più gallerie può aver dato l’innesco per crolli più generalizzati sino a trovare una posizione di equilibrio stabile ( cioè sino a che la volta non era in grado di sopportare il “peso” della roccia sovrastante ).
L’ingresso attuale si sarebbe aperto in tempi molto recenti, cioè sicuramente dopo la penultima glaciazione, come è testimoniato dall’assenza di ciottoli morenici nella grotta (se la grotta fosse stata aperta all’esterno il ghiacciaio vi avrebbe abbandonato all’interno una parte di materiale morenico) . La presenza di corsi d’acqua nei cunicoli laterali e, sotto la grotta , di alcune grosse sorgenti (sorgente dell’Acqua Bianca) testimoniano una circolazione sotterranea delle acque, per ora inesplorabile, sottostante al livello di gallerie fossili che, crollate, hanno dato origine alla Ferrera.
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