Incontro con l’alpinista Mario Panzeri: Un Evento tra Passato e Futuro a Mandello del Lario

Il prossimo sabato 9 novembre 2024 presso il Teatro F. De André di Mandello del Lario si terrà un evento straordinario dedicato agli appassionati di montagna e avventura. La serata, dal titolo evocativo “Tra Passato e Futuro”, sarà incentrata sulla figura di Mario Panzeri, alpinista di fama mondiale originario di Mandello, che ha raggiunto l’impressionante traguardo di scalare tutte le 14 cime più alte del pianeta senza l’ausilio dell’ossigeno.

Organizzato nell’anno del centenario della Sezione CAI “Grigne” di Mandello del Lario e del sessantesimo anniversario della SECIM (Scuola Elementare di Comportamento in Montagna), questo incontro vuole celebrare i valori che da sempre animano l’alpinismo: la sfida, la perseveranza e il rispetto per la montagna. L’evento, oltre a essere un omaggio a Panzeri, vuole ispirare le nuove generazioni di alpinisti e appassionati di montagna.

Mario Panzeri: Una Vita Tra le Vette del Mondo

Mario Panzeri è una leggenda vivente nel mondo dell’alpinismo. Con una carriera costellata di successi e imprese eccezionali, Panzeri è uno dei pochi alpinisti italiani ad aver conquistato tutte le cime sopra gli 8.000 metri, e lo ha fatto senza l’utilizzo di ossigeno supplementare, un traguardo che richiede non solo una straordinaria forza fisica ma anche una preparazione mentale fuori dal comune. Durante l’incontro, Mario Panzeri condividerà esperienze, aneddoti e momenti di vita vissuti durante le sue scalate, offrendo uno sguardo inedito sulle difficoltà, i pericoli e le emozioni che caratterizzano l’alta quota.

Dialogo con i Giovani della SECIM

Uno degli aspetti più importanti della serata sarà il confronto di Panzeri con i giovani della SECIM. Questa interazione rappresenta un momento di ispirazione reciproca, in cui l’esperienza del passato si unisce all’entusiasmo del futuro. I giovani avranno l’opportunità di porre domande, discutere sulle sfide dell’alpinismo moderno e ricevere consigli direttamente da un veterano che ha vissuto in prima persona esperienze indimenticabili.

L’incontro con Mario Panzeri rappresenta un’occasione unica per la comunità di Mandello del Lario e per tutti coloro che amano la montagna. È una celebrazione non solo delle imprese di un grande alpinista, ma anche dei valori intrinseci dell’alpinismo, trasmessi di generazione in generazione. Il Teatro F. De André si trasformerà in un luogo di incontro e di scoperta, dove passato e futuro dell’alpinismo si incroceranno in una serata che promette di essere memorabile.

Per l’occasione verrà proiettata da Alberto Locatelli, storico fotografo della zona, una slideshow e dei filmati realizzati il giorno della inaugurazione della Panca in ricordo di Paola.

Domenica 15 settembre si svolgerà la terza edizione del TuttiCai, raduno delle sezioni provinciali lecchesi, che avrà come punto di partenza il Vò di Moncodeno, nel comune di Esino Lario.

Da lì partirannno due gruppi che si ritroveranno eventualmente al rifugio Bietti-Buzzi. Il primo lungo la Porta di Prada (E) ed il secondo attraverso la cresta di Piancaformia per scendere dalla Bocchetta del Guzzi (EE).

Numerose le sorprese proposte dalla sezione mandellese del Cai. Vi aspettiamo numerosi !!!

Ritorna il consueto appuntamento con il Coro Grigna. Quest’ anno ci troviamo presso la chiesa arcipretale di San Lorenzo, Mandello del Lario per la celebrazione delle ore 18.00.

Seguirà un rinfresco con gli amici del Coro Grigna presso l’ adiacente Sala Don Beretta.

Alla scoperta della grotta di casa…  che si apre nel Calcare di Esino che, in corrispondenza della grotta, è molto dolomitizzato. Si tratta , come appare chiaro anche ad un visitatore inesperto, di una cavità di crollo ; ma perchè una volta possa crollare è necessario un vuoto (cioè un’altra cavità) sottostante. Il vuoto iniziale poteva essere costituito da un insieme di gallerie che si intersecavano; l’unione di più gallerie può aver dato l’innesco per crolli più generalizzati sino a trovare una posizione di equilibrio stabile ( cioè sino a che la volta non era in grado di sopportare il “peso” della roccia sovrastante ).

L’ingresso attuale si sarebbe aperto in tempi molto recenti, cioè sicuramente dopo la penultima glaciazione, come è testimoniato dall’assenza di ciottoli morenici nella grotta (se la grotta fosse stata aperta all’esterno il ghiacciaio vi avrebbe abbandonato all’interno una parte di materiale morenico) . La presenza di corsi d’acqua nei cunicoli laterali e, sotto la grotta , di alcune grosse sorgenti (sorgente dell’Acqua Bianca) testimoniano una circolazione sotterranea delle acque, per ora inesplorabile, sottostante al livello di gallerie fossili che, crollate, hanno dato origine alla Ferrera.

Ingresso gratuito per i soci tesserati Cai. Prenotazione obbligatoria!