Causa chiusura del rifugio Pialeral (originalmente programmato) abbiamo ripiegato su questa escursione, già provata da alcune “ragazze” del gruppo. Si tratta di un anello che, partendo dalla vecchia barriera della strada per i Piani Resinelli, aggira il Nibbio, scende al piazzale davanti al grattacielo e sfiora le vecchie miniere.

Dato il dislivello accentuato, per coloro che non se la sentono di affrontarlo, è proposto in alternativa un percorso più facile. Raggiunto in auto il parcheggio dei Piani Resinelli, andremo fino al Belvedere, con una bella camminata e – se il meteo lo consentirà – con uno splendido panorama su Lecco e i laghi della Brianza.

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Ritorniamo in Val Gerola a rivedere il rifugio già visitato diverse volte. La camminata non presenta difficoltà particolari: solo il tempo può rovinarla! Speriamo…!

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Riprendiamo l’attività di fine estate ritornando al rifugio dedicato al poeta chiavennasco che tanto amò queste montagne. La camminata non presenta eccessiva difficoltà (solo un primo tratto è in salita abbastanza marcata che però si sviluppa su strada “bianca”.

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Un’escursione che (sperando nel bel tempo, perché non ricordo più le volte che abbiamo dovuto annullarla) metterà alla prova l’allenamento acquisito durante la prossima settimana in Dolomiti!

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A coloro che sono rimasti a casa proponiamo una camminata che da Mandello ci porta a Crebbio, quindi a Perla, alla “cascata” e infine ritorno a Perla dove, ospiti nel casello dell’amico Francesco, consumeremo il nostro pranzo (AL SACCO!) prima di ridiscendere a valle. Portare acqua!!!

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Ritorniamo a visitare una meta che è stata gradita, sia per la camminata e sia per l’ospitalità. Vedremo se anche questa volta sarà così!

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Sempre sperando nella clemenza del tempo raggiungeremo, dopo una salita che metterà a dura prova fiato e gambe, il baitello. Da qui splendida vista sui laghi, sulla Brianza e sulla catena di montagne verso ovest. Si raccomanda di portare acqua (non ci sono sorgenti lungo il cammino) e indumenti di ricambio e per ripararsi: il baitello non offre alcuna possibilità di riparo.

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Una bella passeggiata che ci porta ad una balconata naturale dalla quale si gode uno splendido panorama a 360°. Qualche “problemino”, soprattutto per la discesa, nella parte terminale! E’ possibile, per chi è più lento a camminare, effettuare un giro più breve e meno impegnativo una volta arrivati all’Eremo (sentiero botanico).

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