Il Consiglio Regionale lombardo il 10 marzo scorso ha votato la legge 65/2015 “Disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza” che ha recepito sostanzialmente le osservazioni del CAI Lombardia e del CNSAS-SALS, eliminando la discriminante territoriale con estensione dell’ effetto della legge a tutto il territorio regionale, limitando la sua applicazione alle attività sportive e turistiche, garantendo la gratuità dell’elisoccorso per i casi sanitari, introducendo la compartecipazione dei costi a carico dell’utente per “gli interventi di soccorso e di elisoccorso in ambiente impervio o ostile, comprensivi di recupero e trasporto, qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso”. Resta l’aggravante dell’imprudenza, per i soli casi non sanitari, non privo di criticità, ma non viene definito a chi spetti accertare l’imprudenza e quali siano i punti di riferimento per definirla.
Testo integrale della legge: legge-regionale-65-2015.